Festa dei Lavoratori

Primo Maggio 1973

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Festa dei Lavoratori

Primo Maggio 1973

 

Canzone del maggio

Fabrizio De André (1973)


"Lottavano così come si gioca
i cuccioli del maggio era normale
loro avevano il tempo anche per la galera
ad aspettarli fuori rimaneva
la stessa rabbia la stessa primavera...”

Anche se il nostro maggio
ha fatto a meno del vostro coraggio
se la paura di guardare
vi ha fatto chinare il mento
se il fuoco ha risparmiato
le vostre Millecento
anche se voi vi credete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se vi siete detti
non sta succedendo niente,
le fabbriche riapriranno,
arresteranno qualche studente
convinti che fosse un gioco
a cui avremmo giocato poco
provate pure a credervi assolti
siete lo stesso coinvolti.

Anche se avete chiuso
le vostre porte sul nostro muso
la notte che le pantere
ci mordevano il sedere
lasciandoci in buonafede
massacrare sui marciapiedi
anche se ora ve ne fregate,
voi quella notte voi c'eravate.

E se nei vostri quartieri
tutto è rimasto come ieri,
senza le barricate
senza feriti, senza granate,
se avete preso per buone
le "verità" della televisione
anche se allora vi siete assolti
siete lo stesso coinvolti.

E se credete ora
che tutto sia come prima
perché avete votato ancora
la sicurezza, la disciplina,
convinti di allontanare
la paura di cambiare
verremo ancora alle vostre porte
e grideremo ancora più forte
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti,
per quanto voi vi crediate assolti
siete per sempre coinvolti.


Canzone del Maggio
Il primo brano, Canzone del Maggio, è liberamente tratta da

un canto del maggio francese del 1968 di Dominique Grange,

il cui titolo è Chacun de vous est concerné.

Quando De André si mise in contatto con lei per pubblicare il pezzo,

la cantante francese glielo regalò non chiedendo i diritti d'autore.

Va però notata la grande differenza anche nella musica tra il brano

 di De André e la versione originale.

Della "Canzone del Maggio" esiste una versione dal testo molto

più duro e accusativo, presentata a volte dal vivo dal cantante genovese;

di questa versione esiste una registrazione non ufficiale,

in quanto fu sottoposta a censura.

 Il ritornello della versione censurata recitava

"Voi non avete fermato il vento, gli avete fatto perdere tempo".

Tutta la canzone, in generale, manifesta la forza del movimento

del '68 nel suo pieno svoglimento, a differenza della versione

non censurata, che con il suo "anche se voi vi credete assolti,

siete lo stesso coinvolti", che al contrario descrive il Movimento

 dopo la sua fine.